Tra contos e cuentos
Autore: Pier Luigi La Croce
Pagine: 424
Anno: 2010
ISBN: 88 87393 80-4
Ad un anno esatto dalla contemporanea pubblicazione di due corposi volumi sulla lingua sarda, Pier Luigi La Croce dà alle stampe un altro lavoro, che costituisce la logica evoluzione di una ricerca che l’autore conduce ormai da molti anni e che chiude in qualche modo un percorso che, grazie sempre alla PTM Editrice, l’aveva appunto portato nel 2009 alla pubblicazione di una grammatica e di un vocabolario della lingua sarda. Nel nuovo volume sono stati raccolti ordinati e commentati oltre 500 proverbi, circa 4000 tra modi di dire, locuzioni avverbiali ed espressioni idiomatiche, e poi centinaia di preghiere, di ninne nanne, di filastrocche, di attitos e mutos scritti nella variante tonarese del sardo. Testi che rappresentano una documentazione straordinaria sull’evoluzione delle varianti della lingua sarda che si collocano tra il logudorese ed il campidanese. Inoltre, vi sono decine di racconti, contos de fogile e paristorias, scritti da vari autori che attingono alla tradizione favolistica locale, ma che prendono anche spunto dalla realtà perché la lingua sarda non può e non deve essere avulsa dall’attualità. Sono stati poi inseriti nella pubblicazione i racconti dello stesso autore e di alcuni artigiani o ex artigiani, di contadini, di pastori, di tessitrici ed altri che parlano di mestieri e professioni (artes e traballos) cancellati da un progresso che tende globalizzare anche i saperi materiali. Ed anche questi racconti, che sono soprattutto una testimonianza di carattere antropologico, sono stati scritti in lingua sarda tonarese. Da questa appassionata raccolta viene fuori una sorta di lungo racconto che è quasi la storia di una comunità rurale che lentamente subisce la trasformazione dettata dal progresso; ed è soprattutto una narrazione dei sacrifici della gente che vive in queste montagne, del suo rapporto con la terra e, se vogliamo, anche della condizione femminile in genere, attraverso la descrizione di sentimenti semplici, di una fede popolare e genuina, di una condizione di vita che sono propri di tante comunità della nostra Isola. E, peraltro, i lettori potranno verificare che le preghiere, i proverbi, i modi di dire, le filastrocche, le ninne nanne, ma anche le leggende e gli altri racconti e le favole, pur con diverse varianti e sfumature, si ritrovano un po’ in tutta la Sardegna.
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